Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Finalmente sono riuscito a vederlo anch'io, questo film stranamente mancava fra le opere di Monicelli da me visionate, e il risultato è stato all'altezza delle aspettative. L'idea più feconda è stata quella di mescolare un dramma sulla guerra di stampo corale (non troppo lontano da Orizzonti di gloria di Kubrick, uscito due anni prima) con i moduli della nascente "commedia all'italiana", di cui Monicelli sarebbe stato uno dei più importanti esponenti: funziona come affresco pacifista e antimilitarista, ma in diverse scene riesce anche a far ridere di gusto. C'è qualche discontinuità nel ritmo e qualche passaggio narrativo che meritava di essere sviluppato meglio (ad esempio le scene con la Mangano in sè sono gradevoli, ma non lasciano certo il segno come altri episodi e risultano un pò appiccicate), ma nel complesso merita la fama e il rispetto della critica che si è guadagnato nel corso degli anni. Sordi e Gassman sono due maschere dell'italiano cialtrone efficacemente calate in un contesto bellico e realistico, e fra i caratteristi vi sono gustose partecipazioni di Romolo Valli (tenente Gallina), Bernard Blier (tenente Castelli) e Folco Lulli (soldato Bordin). Anche dal punto di vista tecnico è un film di rilievo, con una fotografia in Cinemascope che rende bene la cupezza del conflitto e spesso presenta composizioni figurative molto belle, soprattutto nelle scene di massa; la ricca produzione si deve a Dino De Laurentiis e le musiche a Nino Rota.
voto 9/10
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