Regia di Mino Guerrini, Giancarlo Romitelli vedi scheda film
Basta leggere il titolo per capire a cosa si va incontro; impossibile comunque prevedere un disastro del genere. Di una banalità disarmante e di un pressapochismo fin indecente, una delle decine di pellicole nate come surrogato della saga di James Bond, tanto di moda in quel periodo, di cui avremmo fatto volentieri a meno. Ray Danton (Raymond Caplan) regala al suo personaggio, Mike Gold, una faccia da pesce lesso impomatata ed una goffaggine assolutamente deleteria per un agente segreto in missione, mentre Giancarlo Romitelli (che si firma Don Reynolds) e la professione di regista, sono come due rette parallele che non si potranno mai incontrare. Se per ogni sigaretta fumata dai protagonisti avesse corrisposto una buona idea per il soggetto e la sceneggiatura (di Augusto Caminito, Joaquin Romero Hernandez, José Luis Dibildos e del regista), il film avrebbe fatto incetta di Oscar. Girato a Roma e, forse, a Beirut (Libano) e a Malta.
Mediocre colonna sonora di Carlo Savina, così come la canzone “Che uomo sei” cantata da Annarita Spinaci.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta