Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Commedia (spesso) felicemente sopra le righe che gioca le sue carte migliori sulla contropposizione di caratteri, estrazione sociale e modi di fare dei due interpreti protagonisti che danno vita a siparietti d’antologia per giunta utilizzando un’ambientazione anomala e suggestiva che dona quel tocco in più di vitalità (che già non manca di suo).
Senza qualche deriva di troppo (tratteggi un po’ troppo grossolani soprattutto nella prima parte) lo avrei considerato un buonissimo film, così invece mi è parso sicuramente interessante, ma anche un po’ troppo qualunquista (sarà anche che oggi abbiamo una visione delle cose un po’ più annacquata).
Una ricca e strafottente signorotta milanese (Mariangela Melato) è in crociera sulla sua imbarcazione e non perde mai l’occasione per trattare con succinta superiorità la ciurma al suo servizio, all’interno della quale spicca il marinaio Gennarino (Giancarlo Giannini), grezzo comunista.
Ma dopo un naufragio si ritrovano soli loro due su di un’isola deserta ed i ruoli cambiano considerevolmente ed in maniera anche inaspettata, visto che i due tanto si respingono quanto si attraggono.
La contrapposizione tra i caratteri dei due personaggi protagonisti della vicenda funziona alla grande e regala parecchie situazioni esilaranti e trasbordanti, anche (se non soprattutto), grazie alla verve degli interpreti, che nella situazione presentatagli sembrano esaltarsi sul serio.
Dietro poi non si fatica a trovare significati ulteriori sulla situazione sociale dei tempi in oggetto (‘sti ricchi tremendamente arroganti e cafoni …), peccato che la parte iniziale sia fin troppo stereotipata e che il finale risulti un pò troppo annacquato.
Ma quello che c’è nel mezzo è tanto e considerevole, ed offre un divertimento di sicuro affidamento volando via in un attimo, ma lasciando al contempo ricordi incisivi.
Insomma, il film (che ebbe un grande successo alla sua uscita in sala) vale sicuramente il prezzo del biglietto (o meglio del tempo impiegato per vederlo), ogni tanto annaspa pericolosamente nei luoghi comuni, ma poi è anche efficace nel deviare subito l’attenzione su altro (ovvero il binomio Melato-Giannini) che funziona assai meglio.
Colorito.
VOTO : 6,5.
Sceglie e dirige bene due attori in gran spolvero.
Per il resto alterna scelte buone ad altre che lo sono assai meno.
VOTO : 7+.
Forse un pò eccessivo in alcuni tratti, ma è anche vero che ci ha messo tantissimo di suo e che il suo è un personaggio che non si dimentica.
VOTO : 7,5.
Davvero notevole, interpretazione ricca di sfumature e dettagli.
Indimenticabile.
VOTO : 6.
In disparte.
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