Regia di Don Bluth vedi scheda film
Non è la prima volta che la Disney segna un percorso e qualcun altro propone una deviazione piacevole e inedita. Il debito con i maestri dell'animazione c'è tutto e si vede ma qui come in altre perle nascoste (vedi La collina dei conigli), il cartone animato viene reinventato ed utilizzato per raccontare altro. I ratti figli di una variazione genetica e intelligenti diventano presto metafora di altro, la loro storia si trasforma nel mito stesso dell'uomo che diventa ora il dio da cui affrancarsi con il dono del fuoco che non è più scintilla e fiamma ma bagliore elettrico. I ratti "rubano" l'elettricità all'uomo e cercano di civilizzarsi e costruirsi un mondo diverso e su misura. Il tributo alla Disney è tutto nell'estetica, meravigliosa e magica che ricorda tanto i capolavori più noti ma a parte questo tanti sono gli aspetti che prendono le distanze dalla tradizione, su tutti il rapporto più ovvio e naturale con la morte e la mancata focalizzazione sui buoni sentimenti che in casa Disney domina. Qui qualcuno muore, qualcuno ispira terrore sebbene alla fine il lieto fine sia prevedibile e già scritto. Consigliato.
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