Regia di Don Bluth vedi scheda film
Siamo nel 1982 e Don Bluth, disegnatore e regista ex Disney propone il suo primo lungometraggio per la sua casa di produzione la Don Bluth Production, si tratta di Brisby e il segreto di Nimh.
Questo film di animazione è un pò scomparso nel corso degli anni, ma merita di essere riscoperto, per i temi che propone, come appunto la vivisezione.
La signora Brisby è vedova e madre, impegnata a trasferire i propri topolini fuori dalla casa in cui hanno vissuto prima che il padrone cominci il processo dell’aratura. A causa del fatto che uno dei figli è malato, la capofamiglia fatica a trovare una soluzione e chiede l’aiuto dei ratti che vivono nelle vicinanze, stringendo amicizia con il più anziano fra loro, Nicodemus.
Ovviamente, è un cartone animato e quindi può piacere ai bambini e scoprire un mondo che al giorno d’oggi sembra oramai scomparso.
L’animazione classica e i disegni semplici ma perfetti si uniscono ad una colonna sonora straordinaria, in maniera particolare Flying Dreams cantata da Paul Williams.
Il film è un concentrato di emozioni e chi ha la “lacrima facile” non esiterà a farsi un sano piantino.
La pellicola è comunuqe ben equilibrata grazie anche all’ìnserimento di più personaggi divertenti che stemperano un clima altrimenti troppo pesante.
In conclusione è un film d’animazione, primo di una lunga serie di cartoni animati proposti ai bambini ma pensati per gli adulti. Infatti Don Bluth è autore di Fievel sbarca in America, Alla ricerca della valle incantata, Charlie anche i cani vanno in paradiso, Eddie e la Banda del sole luminoso.
Per non dimenticare Thumbellina-Pollicina e Anastasia, cartoni di grandissimo successo e forse tra i più apprezzati anche dai bambini.
Una menzione particolare la voglio fare per la doppiatrice della protagonista Brisby: Elizabeth Hartman, attrice del famoso Incontro al Central Park con Sidney Poitier, e con la sua interpretazione vinse il Golden Globe come miglior attrice emergente.
Dopo Brisby la sua vita ebbe un crollo con il divorzio dal marito e le difficoltà lavorative dovute alla depressione. Elizabeth fini le sue sofferenze in un tiepido giorno di giugno del 1987, quando si buttò dal quinto piano. E’ oramai dimenticata e io ho voluto ricordarla grazie anche a questo film.
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