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Una pura formalità

Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una pura formalità

di claudio1959
8 stelle

Uno scrittore, una caserma, un omicidio, una confessione in una notte buia e tempestosa. Grande cinema da camera, sulle orme di “Guardato a vista”.

locandina

Una pura formalità (1994): locandina

Roman Polanski, Gérard Depardieu

Una pura formalità (1994): Roman Polanski, Gérard Depardieu

Roman Polanski, Gérard Depardieu

Una pura formalità (1994): Roman Polanski, Gérard Depardieu

Una pura formalità Italia 1994 - la trama: lo scrittore di fama internazionale Onoff ritrovato che vaga in un bosco sotto la pioggia, dove è stato commesso un omicidio viene condotto in gendarmeria per accertamenti, l’uomo è in stato confusionale e subisce un interrogatorio da un ispettore di polizia. La recensione: Una pura formalità film da camera caricato da una forte tensione emotiva e psicologica, una vicenda sospesa tra incubo e realtà. Sceneggiato alla perfezione con perizia e cura del dettaglio e diretto in modo impeccabile da Tornatore, un regista che non ha mai sbagliato un film, la mdp è usata in spazi delimitati ed angusti, movimenti fluidi e nervosi, tanti primissimi piani sugli attori Gerard Depardieu sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, il commissario un grande Roman Polanski. Un film appassionato, che prende spunto da “Guardato a vista” 1981 di Claude Miller, film epocale con il duello Ventura/Serrault + Romy Schneider, si ispira senza citarlo a questo film. Una pura formalità anche se è claustrofobico cattura l’attenzione, senza un attimo di noia, una grande lezione di cinema. Eccellente la direzione della fotografia sporca e desaturata di Blasco Giurato. Un allucinato psichedelico ed allucinante viaggio nel cuore della notte, tutto giocato sull’assurdità della situazione. Grandi dialoghi, straripanti e debordanti, immagini in movimento con un sagace tocco espressionista inusuale per il cinema italiano. Solo Giuseppe Tornatore poteva creare un film così letterario ed affascinante, con tanti colpi di scena, che vengono più suggeriti che raccontati. Un film piacevolissimo ed unico nel nostro panorama italiano. L’effetto spaesamento, il disagio esistenziale ed il gioco delle parti e dello scambio dei ruoli è il vero senso del film, un dolore che ci ottenebra la vista e colpisce il cuore, come “Uno nessuno centomila” di Pirandelliana memoria. Voto 8 Interpreti e personaggi Gérard Depardieu: Onoff Roman Pola?ski: commissario Sergio Rubini: giovane gendarme Nicola Di Pinto: capitano Paolo Lombardi: maresciallo Maria Rosa Spagnolo: Paola Tano Cimarosa: anziano inserviente Alberto Sironi: Massimo Vanni:

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