Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film
Francesco Nuti -la cui esperienza cinematografica , dopo il 1985, devierà con rapidità dal campo della ricerca artistica- ha qui sostenuto e nei suoi ulterori e validi tre films, due dei quali da lui stesso firmati, un'evoluzione rappresentativa -di matrice per lui esistenziale- dei propri personaggi, d'acchito ispirati, allora con sobrietà, specie a valori di colore regionale dei quali la greve comicità di Roberto Benigni si dimostra più tosto arresa contrazione. Fiorentino, nel suo cinema migliore Nuti ha eluso d'acchito, con tenue autoironia, richiami a facili toscanismi, escamotages sin dal principio nell'altro diventati "maniera". La fresca saldezza compositiva di questa commedia, firmata da Ponzi ma cognitivamente elaborata, di scena in scena, con maturità espressiva dalla felicissima coppia d'attori protagonisti, trae genuino alimento dalla metamorfosi dello sfidante al campione (questi professionalmente passato alla storia nazionale del Biliardo come "Lo Scuro"); a redimerne la naturale malinconia e tentato così dopo reiterate sconfitte di costituirsi per furto con scasso, la sua nuova compagna d'elezione: Giuliana De Sio gemma novatrice, di calda consapevolezza, la commedia cinematografica (e cinetelevisiva) d'Italia.
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