Regia di Terry Jones vedi scheda film
I Monthy Pyton firmano il proprio capolavoro, aggiungendo all’usuale vis comica tutt’altro che inglese, una bella spolverata di blasfemia. Unendo insieme ironia e sarcasmo di sfondo religioso, si racconta la storia di Gesù di Nazareth attraverso un suo coetaneo, nato la stessa notte e parallelo sul piano delle (dis)avventure quotidiane.
Chi guarda un film dei Monthy Pyton non si aspetta mai un capolavoro sul piano estetico, né una regia attenta, né tutto quanto possa fare passare un semplice film ad un film da Academy. Si attende piuttosto un concentrato di risate basato su trovate uniche, battute fulminanti, situazioni catastrofiche, gag surreali. E “Brian di Nazareth” è tutto questo: consigliabile a chi ama un certo tipo di cinema, decisamente da evitare per molte categorie, tra cui cristiani (iper)praticanti, appartenenti all’Opus dei, organizzatori di gite ai santuari, assessori che promuovono statue giganti di San Pio nella piazzetta del Rione.
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