Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Un capolavoro di comicità e di umorismo dal retrogusto amaro che ha le sue radici addirittura in Chaplin.
Alcuni straccioni ed avanzi di galera vogliono svuotare la cassaforte del Banco dei Pegno e per farlo escogitano un piano 'infallibile'...
Una commedia comica eccezionale, entrata a pieno diritto nella storia del cinema italiano. Un capolavoro di comicità e di umorismo dal retrogusto amaro che ha le sue radici addirittura in Chaplin. Nella rappresentazione di questi sventurati, di questi perdenti, di questi esclusi della società aggrappati ad un sogno quasi irrealizzabile, Monicelli utilizza un tocco di tenerezza, di poesia e queste borgate in cui questi poveracci vivono, si ammantano così di bellezza e purezza (si sente un po' un tocco neorealista). Gassman, nel suo primo ruolo comico, è eccezionalmente divertente, ma anche gli attori di contorno, da Totò a Mastroianni alla Cardinale, se la cavano meravigliosamente.
Per concludere, I soliti ignoti è un capolavoro di intelligenza, di divertimento e di ironia che, forse per la prima volta, ha il pregio di rappresentare la difficoltà dell'Italia del dopoguerra con l'arma della risata. E' un film che parte dalla lezione neorealista per capovolgerla e svuotarla. E' indimenticabile e, purtroppo, c'è da dirlo, oggi film così temo siano inconcepibili.
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