Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
VOTO : 7++.
Uno dei migliori esempi della classica commedia all’italiana, sostenuta da un ritmo irresistibile e da una gag dietro l’altra.
Sullo sfondo la Roma del dopoguerra, ancora in ricostruzione, ed una perfetta fotografia dell’Italia del periodo fatta di tante persone che tiravano a campare, escogitando una truffa dietro l’altra per sbarcare il lunario, senza però avere le capacità per ben riuscire (ed intanto il banco dei pegni era un luogo decisamente frequentato).
Così, da un piccolo furto d’auto che avviene in apertura, la storia si amplia ed entra in scena un manipolo di piccoli lestofanti che, tra un imbroglio e l’altro, cercheranno di fare un colpo importante, ma sono tutto tranne che dei professionisti (gli accomuna appunto il fatto di non aver nulla da perdere).
Così gli imprevisti e le complicazioni aumentano a dismisura, generando una serie di situazioni molto divertenti, fino al grande furto finale.
Proprio una commedia come Dio comanda, sceneggiatura decisamente densa, per 100 minuti in cui non si perde mai tempo, ma anzi si trovano sempre spunti nuovi all’insegna di una irrefrenabile ironia.
Si ride parecchio, merito di una regia che imprime dei tempi ottimi ed amalgama un cast dove troviamo tutto il meglio disponibile su piazza, sia nei piccoli ruoli di contorno (almeno un paio di volti sono davvero azzeccatissimi) che in quelli da protagonisti.
Proprio un bel film, come non se ne fanno più da parecchio tempo, molto divertente, ma nel contempo non stupido.
VOTO : 7++.
Lavoro molto importante a partire dalla storia e da come riesce a raccontarla con brillantezza, fino ad arrivare ad una gestione degli attori decisamente convincente.
VOTO : 7+.
Perfetto nell'incarnare il suo personaggio.
Grande.
VOTO : 6,5.
Discreta presenza, anche se il suo personaggio non è certo quello più importante.
VOTO : 6,5.
Un paio di comparsate decisamente divertenti.
VOTO : 7++.
A tratti mi ha fatto letteralmente morire dalle risate.
Una mschera incredibile.
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