Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Splendido, racchiude in un'ora un'intera epoca. Quella descritta dal film stesso, fatta di tanti delinquenti che sono solo morti di fame costretti ad aguzzare l'ingegno per non finire dentro (magari una seconda volta) in un'Italia che non si è ancora ripresa dal secondo conflitto mondiale e sente i morsi della fame; quella che il film incarna nel rappresentare al meglio la commedia all'italiana intrisa di risate che spesso finiranno per essere amare; quella di attori che hanno fatto grande l'Italia (non a caso questo stesso film è stato malamente ripreso da Clooney in un remake al limite del patetico). Non c'erano tutti ma c'è un po' di ognuno, dall'accattivante don giovanni incarnato da Gassman, al malinconico e splendido Mastroianni, al bravissimo Carotenuto, all'incantevole Claudia Cardinale (sebbene in un ruolo marginale) per finire con l'immenso Totò.
Insomma il film va visto e lascia qualcosa dentro anche se lo spettatore moderno deve aspettarsi, ad ogni modo, un prodotto pregiato ma segnato dagli anni. La comicità è cambiata, il film provoca qualche sorriso ma non risate a crepapelle. Chi si aspetta qualcosa di diverso, è meglio forse che non lo guardi piuttosto che profanarlo con qualche parola di troppo.
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