Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Un ritorno da parte di De Sica ai temi cari dopo un'immersione nel cinema meno adatto a lui per ragioni di denari fiammanti e necessari, il soggetto è stato scritto da Rodolfo Sonego, ma la sceneggiatura è stata data a Zavattini, un pensiero al femminile che è in linea anche con i tempi, visto gli argomenti nascenti. Il film fu prodotto da Marina Cicogna imponendo la Bolkan come attrice e diciamo pure che la scelta non fu neanche male, dato che la duttile attrice riuscì umilmente e con determinazione a calarsi nel personaggio e con un De Sica direttore eccellente di attori, il miracolo venne fuori ( aver fatto recitare la Loren era già stato un miracolo da tenere a mente!!)in maniera davvero ragguardevole. La tematica si rifà ad un cinema neorealistico, aggiungendo la figura femminile ben piazzata nello strato familiare e sociale, facendone un simbolo che nella prima parte del film raggiunge livelli più che importanti, mentre nella seconda parte ci si adagia in una storia quasi sentimentale, che non scade mai nella favoletta rosa, ma che abbassa i toni della critica che inizialmente era stata intrapresa. La storia nel sanatorio, riesce a stento ad equilibrarsi nei vari bozzetti dei personaggi e diciamo che si salva in corner con il personaggio di Adriana Asti, che ha saputo barcamenarsi fra dramma e commedia in maniera mirabile, da quella attrice superba che è, e con cui De Sica ha potuto permettersi una carta non facile da proporre al cinema. Un film non amato dalla critica ufficiale, che si dovrebbe invece riscoprire in maniera più adeguata e magari far dimenticare altri filmacci del regista fatti negli anni '60, che oggi hanno rivaluto senza necessità. Il film si avvale di una discreta colonna sonora fatta dal figlio Manuel, ottimo musicista, e si nota una non troppo efficace partecipazione del figlio Christian in una scena nel treno, si sa i papà hanno i loro lati deboli, meno male che la scenetta è finita nel treno e non è andata oltre.
Una storia che fa riflettere sulla condizione femminile e non solo dell'epoca
Cerca di riprendersi il suo terreno ed in parte ci riesce
Doppiaggio a parte, ha le sue doti ben precise di ottima interprete
ilo ruolo del marito approfittatore, ottimo ruolo
un po' ingessato
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