L'operaia calabrese Clara Mataro (Florinda Bolkan), immigrata a Milano e col marito temporaneamente invalido, deve mantenere col proprio lavoro i tre figli, la suocera e il cognato. Guastatasi la salute, un soggiorno nel sanatorio di Sondalo e l'amicizia con un altro ricoverato appaiono alla donna come un periodo di serenità e di illusioni su un futuro diverso. Ma saranno, appunto, illusioni.
Note
Vittorio De Sica, che ha ormai concluso la sua grande stagione d'autore, tenta di ripetersi con temi ispirati a problematiche sociali, ma molte condizioni sono cambiate e il film non ha certo la forza e l'incisività dei suoi ormai lontani capolavori
De Sica prova chiudere in bellezza la carriera cercando di tornare alle problematiche sociali del suo neorealistico inizio che gli aveva regalato così tanta fama. Si apprezza lo sforzo ma purtroppo fallisce nell'impresa e realizza solo un drammone lacrimevole fatto con sapiente mestiere ma pochissimo cuore
Penultimo film di De Sica che, soprattutto nella prima parte, non si discosta affatto dalla qualità sublime rintracciabile nei suoi lavori più pregiati e di valore.
Meriti individuabili principalmente nelle capacità che ha avuto nel saper cogliere con sensibilità e bravura gli effetti deleteri che produce la miseria quando colpisce in maniera spietata e poderosa una… leggi tutto
De Sica al crepuscolo non è purtroppo più all'altezza della propria immensa fama. E' inutile sottolineare la bravura della Bolkan e di Salvatori, in fondo buona parte della loro interpretazione è puro mestiere su un copione vagamente lacrimevole, ma mai incisivo o originale. Poco rimane di questi cento e passa minuti di drammone di povertà e sfruttamento, femminista… leggi tutto
Penultimo film di De Sica che, soprattutto nella prima parte, non si discosta affatto dalla qualità sublime rintracciabile nei suoi lavori più pregiati e di valore.
Meriti individuabili principalmente nelle capacità che ha avuto nel saper cogliere con sensibilità e bravura gli effetti deleteri che produce la miseria quando colpisce in maniera spietata e poderosa una…
Un ritorno da parte di De Sica ai temi cari dopo un'immersione nel cinema meno adatto a lui per ragioni di denari fiammanti e necessari, il soggetto è stato scritto da Rodolfo Sonego, ma la sceneggiatura è stata data a Zavattini, un pensiero al femminile che è in linea anche con i tempi, visto gli argomenti nascenti. Il film fu prodotto da Marina Cicogna imponendo la Bolkan come attrice e…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
De Sica al crepuscolo non è purtroppo più all'altezza della propria immensa fama. E' inutile sottolineare la bravura della Bolkan e di Salvatori, in fondo buona parte della loro interpretazione è puro mestiere su un copione vagamente lacrimevole, ma mai incisivo o originale. Poco rimane di questi cento e passa minuti di drammone di povertà e sfruttamento, femminista…
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De Sica prova chiudere in bellezza la carriera cercando di tornare alle problematiche sociali del suo neorealistico inizio che gli aveva regalato così tanta fama. Si apprezza lo sforzo ma purtroppo fallisce nell'impresa e realizza solo un drammone lacrimevole fatto con sapiente mestiere ma pochissimo cuore
commento di (spopola) 1726792