Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Un compositore-talent scout sente casualmente cantare una ragazza e decide di investire tutto su di lei e sulla sua meravigliosa voce. L'uomo dovrà scontrarsi con il mondo dei ventenni contemporanei, con inevitabili incomprensioni e diffidenze.
Seconda regia per Mariano Laurenti, primo di tre consecutivi musicarelli; prima di diventare uno dei principali esponenti della commedia erotica all'italiana, il Nostro si fece le ossa con qualche commedia e prodottino affine, nella seconda metà dei Sessanta. Il musicarello (canzonette + comicità + sottofondo sentimentale) era un'ottima palestra e allo stesso modo un veicolo per farsi notare dal pubblico: pellicole di pressochè nessuna consistenza, ricevevano comunque un'accoglienza calorosa - certo, da parte degli spettatori più giovani: ma all'epoca avevano discreto potere al botteghino - nell'immediato, per invecchiare poi molto rapidamente. Mezzo secolo più tardi un film come questo fa ridere per la sua ingenuità e per la visione schematica dei conflitti intergenerazionali; scritto da Vittorio Metz, umorista, quantomeno Una ragazza tutta d'oro non dimentica di buttare in risata anche il puntiglio serioso degli adulti, oltre ovviamente a demolire la freschezza vacua e l'entusiasmo insipido dei ragazzi. Ma a ben guardare un prodotto simile risultava già antiquato ai tempi: si consideri in parallelo quanto accadeva nel Regno Unito, dove la musica beat - qui fra i protagonisti, insieme all'irrinunciabile italica canzonetta d'amore - era stata oramai accettata e perfino istituzionalizzata, Beatles (baronetti dal 1965) in testa a tutti, a un movimento rivoluzionario per la cultura, e non solo la musica, dell'epoca. In Italia le cose arrivano più tardi e annacquate, nulla di nuovo; tant'è vero che la protagonista di questa pellicola è Iva Zanicchi, in una delle sue rare prove sul set. Non solo la Zanicchi - Iva Zanelli il nome del suo personaggio qui - come attrice è piuttosto discutibile, ma negli anni successivi anche come cantante verrà rapidamente spazzata via; a salvarla dall'oblio e dalla fame arriverà un imprenditore in odore di mafia, che la rilancerà prima come conduttrice tv e poi perfino come politica: una parabola che spiega molto sull'effimero successo di certi personaggetti dello star system nostrano anni Sessanta. Nel cast anche l'Equipe 84, Enrico Simonetti, Patty Pravo, Caterina Caselli, Ricky Shayne, Rocky Roberts. 2,5/10.
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