Regia di Jacques Rouffio vedi scheda film
Film secondo me abbastanza buono, che non è perfetto e se la cava egregiamente. La Schneider interpreta due personaggi e dà un'altra prova di essere una grande attrice. Michel Piccoli, invece, è più monocorde e inespressivo. La ricostruzione d'epoca è efficace, mentre un po' troppo vaga e poco definita è quella nell'oggi, che peraltro è molto ridotta. E' tuttavia un film molto impegnato ideologicamente, quasi a tesi, ed è proprio qui che nasce qualche problema. La rappresentazione delle efferatezze dei nazisti è certamente doverosa e fedele, ma la pellicola finisce per giustificare e approvare l'omicidio a scopo di vendetta personale e regolamento di conti, e questo secondo me non è accettabile. Se è vero che è una storia vera, mi stupisce che il tribunale francese abbia veramente assegnato all'attivista cinque anni con la condizionale, per omicidio volontario premeditato di un ambasciatore. E' certamente una vergogna che certi boia nazisti si siano sistemati in ottime posizioni sociali, magari presso paesi dell'America Latina. Ma da qui a fare i giustizieri in proprio ce ne passa. Non è stato tra l'altro lo stesso principio delle brigate rosse?
E' poi forzato far vedere i comunisti come i buoni e i salvatori dalla barbarie nazista, quando in altri paesi, proprio in quegli anni, erano proprio i comunisti ad essere i fautori di un'altra barbarie.
Molto bella la canzone finale durante i titoli di coda.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta