Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
Su uno scritto di Sergio Amidei, che ha curato anche la sceneggiatura con Fausto Tozzi. quii nel ruolo di sceneggiatore,e Karin Valde. Un film piccolo, dovuto anche alla storia semirosa che lo avvolge, condotto dal regista in maniera asciutta e ben sfruttata, lavorando nel taglia e cuci le interpretazioni degli attori, non certo eccelsi, quello che nuoce e toglie freschezza è un doppiaggio eccessivo, dove viene data la voce a Mastroianni, addirittura da Manfredi.
Vediamo anche un giovanissimo Renato Salvatori, non ancora in verve giusta, nel ruolo di un innamorato; presenza troppo pretestuosa nel ruolo del narratore di Giorgio Bassani, il grande scrittore,
Tre ragazze che lavorano in una sartoria nei pressi di Piazza di Spagna, vivono le loro storia di vita e di amori
U applauso, come sempre, ad Ave Ninchi, grande caratterista, nel ruolo della madre, sa entrare nelle strette pieghe del personaggio e renderlo vivo e reale
Una stella del momento, legata spesso al ruolo di donna perduta, qui si salva per miracolo
Piccolo ruolo troppo pretestuoso e lasciato vagante dagli sceneggiatori, doppiaggi.. selvaggio
Bellissima, molto meglio quando vestita dall’atelier Fontana, come attrice diciamo che è un altro discorso, il suo è sempre stato un motivo di immagine ed i registi l’hanno sempre scelta per questo, e qui si intravedono le sue poche possibilità.
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