Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Sotto certi punti di vista questo è uno dei tanti film sul tema dell'auto-distruzione dell'umanità e probabilmente il vero punto di forza della pellicola sta tutto nel finale (che il team di film.tv, su standard da record anche per loro, è riuscito a distruggere in poco meno di tre righe). L'assonanza con Atmosfera Zero è abbastanza forte, anche qui come il contesto viene utilizzato unicamente come pretesto per collocare un banale poliziesco in una cornice lievemente diversa. Il risultato comunque è efficace, lo spettatore si aspetta chissà quali innovazioni tecnologiche in una storia ambientata nel futuro ed invece vi trova un passato cristallizzato e poi decaduto, tecnologie obsolete (una bici alimenta elettricamente la stanza in cui abita il protagonista) ed una città presa dall'inedia a causa di un'afa persistente. Un contesto cupo e morente in cui si muove bene Heston, seguendo una linea di indagini che porterà all'agghiacciante finale. Nel complesso sarebbe stato un poliziesco appena sufficiente ma la contaminazione dei generi riesce e ne salta fuori un prodotto comunque originale. Voto: 6,5/7.
Bravo, soprattutto nel finale.
Ultima apparizione di una leggenda del cinema. Lascia il suo segno.
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