Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Il vero amore trionfa, ma dopo una faticosa serie di prove. Come favoletta a sfondo sentimentale è piuttosto travagliata e singolare; come commedia ha qualche spunto nella migliore tradizione "all'italiana" (gli italiani all'estero nel personaggio di Garrone: approfittatori, falsi, goderecci), ma vive di vita propria anche grazie alla vivacità della storia ed alle interpretazioni di Sordi, Cardinale e anche Garrone, spalla sempre affidabile. Peraltro il primo esce dal suo classico personaggio sbruffone e meschino offrendo un'ottima prestazione. E pur essendo per l'appunto una storia di amore che si corona felicemente, il lieto fine non inganna: tutto ciò che c'è stato prima è fin troppo crudo, realistico, cinico, impietoso.
Amedeo, minatore italiano in Australia, di mezza età, non particolarmente avvenente, pubblica un annuncio matrimoniale in cerca di una moglie italiana. La sua insicurezza lo spinge a pubblicare una foto di un suo amico piacente; arriva così dall'Italia Carmela, fin troppo bella. Amedeo passa 4 giorni con lei, spiegandole che l'autore dell'annuncio, cioè l'amico, è momentaneamente impegnato. Carmela lo sopporta, ne apprezza l'onesta e la dignità, ma quando vede l'amico lo preferisce ad Amedeo, anche dopo aver scoperto il sotterfugio. Ma l'amico pensa di fare di lei una prostituta: Carmela però era fuggita dall'Italia proprio per smettere con la vita. E torna così da Amedeo.
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