Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Ho visto questo film qualche anno fa e ne sono rimasto affascinato e turbato: l'irlandese Neil Jordan rivisita assieme ad Angela Carter il mondo misterioso delle favole in chiave psicanalitica portandone a galla il lato più oscuro e conturbante, quello più spaventoso e insieme attraente. La bella Rosaleen sta sognando di rivivere in un'altra epoca con la propria famiglia in un villaggio circondato da un bosco infestato di lupi e licantropi. Rosaleen è una ragazzina, ma è già adulta nell'animo e molto coraggiosa, sta spesso con la nonna, sua guida alle esperienze della vita, è turbata dalle storie sui lupi ma in seguito si rivelerà anche affascinata e proverà compassione e senso di pietà per il licantropo che ha appena ucciso sua nonna. La magia del film (che si richiama chiaramente a Cappuccetto Rosso di Charles Perrault) è tutta nel magnifico lavoro fotografico sui colori, i rossi cupi e densi, i marroni, i neri e le ombre, e crea un'atmosfera tanto sospesa e onirica quanto potente nella percezione della morte e della minaccia. Impressionanti gli effetti speciali che, seppur datati, hanno il pregio della concretezza e di un autentico malessere (molto migliori a parer mio degli odierni effetti digitali, inconsistenti, deboli e ridicoli). Grande la mutazione dei nobili al banchetto, così grottesca e ironica. Pellicola da considerare come uno dei capolavori del cinema irlandese e/o inglese.
Efficace musica di George Fenton.
Perfetta nella parte della nonna, mi è sempre stata simpatica ma lo è ancora di più per aver avuto il fegato di partecipare a un film così forte.
La sua bellezza è importante anche per la lieve sensualità di alcune scene.
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