Regia di Blake Edwards vedi scheda film
"Tra mia madre e mio padre c'era un amore riservato.
L'augurio che si facevano reciprocamente era: Insieme in cielo."
Arrivo in inqualificabile ritardo su questo capolavoro del papà di Hollywood Party.
I giorni del vino e delle rose è il classico film che sai a priori essere un capolavoro ma che, prevedendo la mole di fazzoletti che consumerai, procrastini all'infinito.
Personalmente ne avevo sentito parlare per la prima volta in "Non è successo niente", altro struggente gioiello di (ex?) ubriacone geniale quale Tiziano Sclavi.
Mi ci sono voluti otto anni, ma finalmente qualche giorno fa, complici le meraviglie del Muletto (non quello col volante..), mi sono fatto forza ed ho appallottolato il mio buon mezzo chilo di Toffly, versione da discount dei Tempo (“… ho una percentuale sugli incassi.”)
Che altro dire? Vedetelo se, come il sottoscritto, siete ancora vergognosamente ignoranti. Rivedetelo se, sempre come il sottoscritto, la demenza senile comincia a tiranneggiare i neuroni. Due interpreti incredibili - statuetta ad entrambi, quando forse valevano qualcosa – e un'atmosfera crepuscolare à la Capra che legge Leopardi, leggerezza di tocco che schiva elegantissima ogni patetismo tentatore d’ogni autore, un finale che... Beh, come ammiccherebbe allusiva la burrosa Folliero, buona visione!
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