Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un bel film di Risi questo,che riesce a cavar fuori da un attore considerato leggero e prettamente usato per ruoli comicicome Walter Chiari una interessante vena malinconica per tutto l'arco del film.In fondo a Risi non interessa tanto il bambino,che a dir la verita'è pure piuttosto antipatico,ne'il suo rapporto col padre,non tratteggiandolo con dovizia di particolari.Al grande Dino interessa descrivere la figura di un perdente,di uno arrivato fuori tempo massimo nella vita,uno di quelli che perdono costantemente il treno della buona occasione e del successo nella vita,un ultraquarantenne spiantato,che ancora cerca di vendere enciclopedie ma che in realta'vive sulle spalle della sua donna la quale quando gli propone un lavoro magari modesto ma dal reddito sicuro viene rampognata con pervicacia.Il finale coincide con la speranza che questo padre che in realta'sembra piu'infantile del figlio,abbia messo la testa a posto e accetti il lavoro modesto al posto dei voli pindarici e delle pietose bugie che aveva raccontato al figlio nel giovedi'in cui gli è consentito stare insieme a lui,un giovedi'che pare fatto apposta per demolire tutte le piccole bugie e omissioni che il padre pietosamente racconta per non sfigurare davanti al bambino....
particina
antipaticuccio
potrebbe sembrare inadeguata ma offre una buona prova
Risi riesce a tirarne fuori una interessante vena malinconica...
ottima direzione degli attori
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