Regia di Ernest B. Schoedsack, Irving Pichel vedi scheda film
"The Most Dangerous Game" ("La pericolosa partita")
diretto nel 1932 da Ernest B. Schoedsack e Irving Pichel,
a mio parere è un Film strepitoso.
La storia racconta che vicino all'arcipelago
di Malay,si infrange contro una scogliera
un Yacht di grosse dimensioni con tragiche
conseguenze.
L'unico sopravvissuto è Bob Rainsford,un amante
della caccia grossa,che trova camminando
un lussuoso castello,che vive uno strano
conte russo di nome Zaroff,anch'egli cacciatore.
E qui trova altri naufraghi che hanno avuto
un simile incidente,ma non sa cosa gli aspetta,
perché il conte,sfuggito alla rivoluzione russa,
ha da tempo abbandonato la caccia agli animali,
per dedicarsi alla caccia...all'uomo!
Questa è una delle migliori pellicole di
Ernest B. Schoedsack,che in collaborazione
con l'attore Irving Pichel,durante i sopralluoghi
di "King Kong" e tutto il Cast di quello che diventerà
un capolavoro del Cinema,realizza un Film
che è la trasposizione del famoso racconto
di Richard Connel,ed una fonte di ispirazione
di quello che sarà il Cinema dopo,infatti
avrà parecchi "nipotini",nonché imitazioni,
e proprio per questo ha inventato un "genere"
o un "filone".
Il Film all'epoca ebbe un soddisfacente successo,
infatti il motivo che sono tante le cose azzeccate,
compreso alcune scelte registiche,
e che inquietano,come ad esempio
la tetra "stanza dei trofei" che ha
il conte,interpretato da un gigantesco
Leslie Banks,per testimoniare i suoi trofei.
Infatti per questo la pellicola ebbe grane con la censura britannica,
che eliminò le scene che mostravano le teste umane
delle segrete del castello,e lo intititolò:"The hounds of Zaroff".
In questo caso l'eroe o vittima è
Rainsford,che è uno straordinario
Joel McCrea,che difende con tutte le
sue forze Eve Trowbridge,interpretata
da una splendida Fay Wray,Attrice
che non è mai stata dimenticata per
la sua bellezza,una vera "venere bionda".
La sceneggiatura è scritta benissimo,
non ha cali di tensione,ti tiene sulla corda dall'
inizio fino alla fine,risulta molto veloce come dialoghi,
che sono forti e taglienti condito da scene
di inseguimento mozzafiato dentro una jungla
che ha un sapore selvaggio,questo grazie a
una regia precisa e dettagliata,
che ti coinvolge e la violenza che vuole
raffigurare,e ti spiazza per il capovolgimento
nei ruoli.
Memorabile la frase del conte quando dice:
"Io do la la caccia a una cosa rara,
ho inventato una nuova sensazione!....
Quella che pratico io è la caccia più
pericolosa!"
In conclusione un piccolo capolavoro,
che e tra "l'Action Movie" e il fantastico,
ed è il capostipite del filone
"prede e cacciatori",che ha portato fortuna
al Cinema che venne dopo,e nonostante la
brevità della durata di 63 minuti,ha uno
sviluppo variegato,spiazzante e intenso.
Il mio voto: 7,5.
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