Regia di Hal Brady (Paolo Emilio Miraglia) vedi scheda film
L'ispettore Sterling è un vero duro: perfino troppo per la polizia, che lo caccia con l'accusa di omicidio volontario. Ma a Sterling hanno ucciso un figlio e lui è determinato a scovare a ogni costo gli autori del delitto.
Hal Brady è lo pseudonimo spesso utilizzato da Emilio P. Miraglia per dare un tocco di esterofilia alle pellicole da lui dirette (da non confondere con Al Bradley che è invece il nome d'arte sfruttato da Alfonso Brescia); questa è la sua seconda regia e, nonostante si tratti di un filmetto a budget ridotto con interpreti limitati e una trama priva della benchè minima traccia di originalità, non si tratta comunque di un lavoro da sottovalutare. Non foss'altro che per una semplice ragione: Quella carogna dell'ispettore Sterling anticipa nettamente le tematiche - sostanzialmente prese di peso dallo spaghetti western: vendetta e giustizia personale - del futuro poliziottesco, filone che verrà a svilupparsi solamente a partire dal 1972/73. L'azione è comunque diretta in maniera approssimativa e l'espressività del protagonista Henry Silva è pari a quella di un ferro da stiro; la sceneggiatura è opera di due firme anglofone che presumibilmente nascondo altrettanti autori nostrani: Max Hatired e Dean Maurey. Nel cast compaiono anche Beba Loncar, Keenan Wynn, Pier Paolo Capponi e Charlene Polite. Nello stesso 1968 Miraglia usciva in sala anche con un (altro) thriller, A qualsiasi prezzo. 2,5/10.
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