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Non si uccidono così anche i cavalli?

Regia di Sydney Pollack vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Non si uccidono così anche i cavalli?

di claudio1959
10 stelle

Non si uccidono così anche i cavalli, film imperdibile e dolorosamente catartico, una cupa metafora della vita e della sofferenza indicibile.

locandina

Non si uccidono così anche i cavalli? (1969): locandina

Susannah York

Non si uccidono così anche i cavalli? (1969): Susannah York

Michael Sarazin, Jane Fonda

Non si uccidono così anche i cavalli? (1969): Michael Sarazin, Jane Fonda

Non si uccidono così anche i cavalli U.S.A. 1969 la trama: Negli Stati Uniti D’America nel 1932 durante la grande depressione Rocky organizza e presenta una maratona di danza, con in palio 1500 dollari che andranno alla coppia vincitrice. La recensione: Non si uccidono così anche i cavalli è stato uno dei migliori film del florido cinema americano degli anni settanta, tratto da un romanzo di Horace Mc Coy. Una maratona di danza che è un’allegoria della vita, Sidney Pollack filma un gruppo di persone disperate, che con l’illusione di racimolare qualche dollaro, partecipa alla gara in apparenza festosa, ma in realtà un massacro ed una sofferenza indicibile. Un film angosciante, una meticolosa ed accurata ricostruzione di Un epoca molto dolorosa, i dialoghi sono di un’impressionante bellezza e durezza, questa metafora su un paese l’America allo sbando economico e morale, primeggia come anfitrione, organizzatore e presentatore dello spettacolo Gig Young, nel ruolo di Rocky, talmente bravo e convincente da vincere il premio Oscar nel 1970, come miglior attore non protagonista. Immensa la prestazione di Jane Fonda, nel ruolo di Gloria Beatty, una delle ragazze in gara, che in un magnifico ed amarissimo finale, che si imprime nella memoria chiede al suo partner di ballo, Robert il bravo Michael Sarrazin di spararle, perché si è resa conto dell’inutilità di ogni sforzo, come si fa con un cavallo azzoppato. La grande depressione quindi non è solo economica, ma anche esistenziale. Le coppie in gara sono date in pasto agli spettatori paganti che si beano del dolore degli altri, per dimenticare una vita difficile e quindi purificarsi e mondarsi dei peccati, la morte di questi sfortunati rigenera la loro vita di spettatori affamati di emozioni forti. Magnifiche anche altre due protagoniste femminili Susannah York è Alice Leblanc, che impazzirà, Bonnie Bedelia invece interpreta una ragazza incinta Ruby Biggs, che per bisogno disperato di soldi, insieme al suo compagno James,il grande Bruce Dern metterà a rischio la creatura che ha in grembo, per l’illusione di poter vincere, ma in realtà sono tutti perdenti, prostrati da una vita umiliante di nuovi poveri, che brancolano nella più cupa disperazione. Film così non ne girano più, per questo motivo vanno assolutamente rivisti da chi come me li ha visti all’epoca, ma vanno anche divulgati ai più giovani per capire che ci fu una grande stagione di cinema catartico ed eccezionalmente bello e florido, quando bellissimi script, furono trasformati da giovani registi come Sidney Pollack in film che fanno parte della storia del cinema, le basi di ogni cultura cinefila degna di rispetto, la storia, perché se non si vedono questi film, non si possono vedere i film moderni, la passione va coltivata in modo giusto e filologico, per capire e comprendere dove un manipolo di grandi autori ha costruito qualcosa che vale, resistente nel tempo. Voto 9 Interpreti e personaggi Jane Fonda: Gloria Beatty Michael Sarrazin: Robert Sylverton Susannah York: Alice Leblanc Gig Young: Rocky Bonnie Bedelia: Ruby Biggs Michael Conrad: Rollo Bruce Dern: James Biggs Al Lewis: Turkey Severn Darden: Cecil Robert Fields: Joel Gerard Allyn Ann McLerie: Shirley Clayton Red Buttons: Harry Kline Felice Orlandi: Mario

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