Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Un film che prende un argomento forte del momento e cioè il distaccamento dell'Istria dall'Italia, dopo le sorti della II guerra Mondiale, il tutto condito con una situazione sentimentale e familiare oltre che di amicizie infantili. Anche qui il manicheismo prende il sopravvento, per fortuna abbiamo un regista come Zampa che sa dosare ed usare ad oc gli argomenti anche nel racconto avrebbero preso, fuori luogo, le dimensioni della tematica di Don Camillo. Il fatto di porre al centro la situazione infantile, salva un po' tutta l'operazione, isolando certe situazioni specifiche che altrimenti avrebbe portato ad un discorso falsatamente melodrammatico. La retorica è sempre in agguato, ma fortunatamente spesso è ripresa in extremis. Ottima fotografia di Montuori, vediamo come aiuti regista Mauro Bolognini, che di li a poco debutterà come regista e Giuseppe Colizzi, che brillerà nel western ironico all'italiana
Una storia scottante per l'epoca, ma che in parte ci introduce nella tragedia del ex jugoslavia
Regia ottima e che sa contenere le parti deboli della storia
Personaggio sanguigno
Fa onore al personaggio e si fa dirigere con attenzione da Zampa
Grande attore goldoniano, qui nel ruolo del padre
Il bambino di Ladri di Biciclette. riconoscibile dalla prima inquadratura
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