Regia di Giuseppe Rosati vedi scheda film
In tempi di consolidato successo per il poliziesco all'italiana, questo Il testimone deve tacere non sorprende oramai più di tanto. Città violente, intrallazzi della malavita ovunque, commissari impotenti e via dicendo: alla base c'è tanto materiale preso dalla cronaca contemporanea dei quotidiani, con un'attitudine romanzesca di fondo che viene ben servita dai dialoghi truci e dall'azione che scandiscono la sceneggiatura del regista e di Giuseppe Pulieri. Il sottofondo psico-cospirazionista (chi conosce la verità viene promosso per non proseguire con le indagini) rimanda al Commissario Pepe di Scola (1969) e proprio per questo tentativo di indagine socio-politica (molto, molto blanda e a tratti decisamente inverosimile, va specificato) latitano le atmosfere western tipiche del filone: più che il classico scontro fra buoni e cattivi qui c'è un quadro d'insieme che tratteggia un sistema camorrista prosperante in una città allo sbando. Nel cast ci sono discreti nomi non celeberrimi, ma comunque accettabilissimi: Aldo Giuffrè, Romolo Valli, Rosanna Schiaffino, Luigi Pistilli, Daniele Vargas sono i più noti; mezzo voto in più per la particolarmente ispirata colonna sonora di Francesco De Masi. 3/10.
Napoli. Per coprire una grossa speculazione edilizia non viene risparmiato alcun metodo, stupro e omicidio compresi. Un giudice, un commissario e un medico tentano di indagare, ma invano: verranno rimossi dai rispettivi incarichi con una promozione.
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