Regia di Jesse Franco vedi scheda film
Un Jess Franco insolito quello che dirige "Il conte dracula". Il regista spagnolo, difatti, abbandona il suo folle marchio, per dar vita a un’opera destinata a un pubblico non di nicchia. La sceneggiatura è molto fedele al romanzo di Bram Stoker, al punto che Franco rinuncia alle atmosfere morboso/erotiche che lo caratterizzano, preferendo un taglio convenzionale. Ne deriva un’opera dall’impronta classica più vicina ai film degli anni ’60 che a quelli dell’epoca. Siamo in ogni caso alle prese con un film di tutto rispetto, grazie anche a un cast interessante con un Herbert Lom (nei panni di Van Helsing) e un Klaus Kinski (Ranfield) sugli scudi, e un Christopher Lee (non nella sua migliore performance) nelle vesti di dracula. Sono altresì presenti due attrici feticcio di Franco come la bella Soledad Miranda (poco sfruttata nell’occasione) e Maria Romm.
Peccato per la fotografia, decisamente bruttina nelle scene notturne, con i filtri blu applicati sulla pellicola per creare l’effetto notte (se si fosse girato in notturna le scene avrebbero avuto un effetto decisamente superiore).
Regia essenziale, non si registra l’abuso tipico di Franco con le zoomate (comunque presenti). Degne di particolare nota, per la loro bellezza, due scene: la prima è l’arrivo del protagonista al castello di Dracula con carrozza che passa all’interno di un bosco avvolto dalla nebbia; la seconda è la scena con le statue degli animali che si animano sotto l’influenza ipnotica di Dracula (scena che ispirerà Lucio Fulci nel finale di "Manhattan Baby").
Una piccola curiosità è costituita dalla presenza di Bruno Mattei nel cast tecnico ovviamente nel ruolo di montatore. Bene gli effetti sonori (urli, vento e versi di animali notturni), sufficiente la colonna sonora.
Nel complesso un film datato che, per ovvie ragioni (anche economiche) non regge il confronto con il "Dracula" di Coppola, ma per l’epoca di pregevole fattura. Certo, non si tratta di una pellicola folle/geniale in quanto Franco, per una volta, ha messo a disposizione il suo estro per un film destinato alle ampie folle, a ogni buon conto lo ritengo più che sufficiente. Voto: 6.5
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