Regia di Ken Kwapis vedi scheda film
Più che un semplice film, un penoso (ed imbarazzante) compendio di cinema americano anni '80: un incipit che cita spudoratamente "Ghostbusters", un pizzico di archeologia misteriosa alla "Predatori dell'Arca Perduta", un po' di avventure picaresche in salsa esotica con vicenda romantica e triangolo d'attori (l'eroe e l'eroina che litigano fino ad innamorarsi e il tipo buffo a fare da spalla comica) palesemente debitore di "All'inseguimento della Pietra Verde" e, su tutto, il ricorrente canovaccio dell'imbranato dalla vita piatta che viene improvvisamente stravolta da un uragano femminile (Jeff Goldblum replica pedissequamente, ma con meno verve, il suo personaggio del ben più consistente "Tutto in una Notte"). In realtà il film di Ken Kwapis (all'epoca appena 31enne e in seguito mai davvero esploso) può essere considerato più che altro il tentativo (a dir poco fallimentare) di lanciare sul grande schermo i vestitini squinternati e le improbabili acconciature dell'allora diva del pop Cyndi Lauper (che stranamente si limita a cantare la non trascendentale sigla finale, mentre il resto della colonna sonora è costituita da interminabili e stucchevoli nenie pseudo-andine). Il resto del cast non brilla: di Jeff Goldblum abbiamo già detto, mentre Peter Falk avrebbe meritato un ruolo (ed un copione) con qualche guizzo in più. Davvero mediocre la sceneggiatura di Ganz & Mandel, anonima la regia di Ken Kwapis, risibili le scenografie e gli effetti speciali. Voto (parecchio) mediocre.
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