Regia di Tom Gries vedi scheda film
Basta Charles Bronson per fare di un film un bel film. Quando poi viene diretto con coraggio (come in "Lupo Solitario"), o quando gli si lascia il terreno per fare da sè (come nella serie del Giustiziere), allora il film sorprende nonostante tutto. La pellicola di Gries non è memorabile, anche perchè c'è poca azione per un western che vira decisamente all'avventura tout-court rocambolesca e intrisa di mystery. Infatti la trama è quella del giallo ad enigma: chi sarà il misterioso assassino in combutta con i criminali di Breakheart Pass? Buona parte del film è ambientata su di un treno, e si sa quanto sia pericolosa come ambientazioe se non si ha un po' di mestiere addosso. I casi migliori, tra i più conosciuti, sono ovviamente "Assassinio sull'Orient-Express", "Il Mistero della Signora Scomparsa", "Terror Train", ed anche il segmento on the train di "Rischio Totale" con Gene Hackman (forse il più riuscito). Qui invece gli interni e i giochi tra gatto e topo più di tanto non convincono. C'è una certa rappresentazione delle morti che ha uno sguardo audace per il genere western. Anche se siamo nel '75 la lezione di Peckinpah e dello Spaghetti-Western non è stata assimilata interamente dalla cinematografia USA. Ma Bronson è Bronson, e si può chiudere il cerchio delle faccie da cinema con due nomi altrettanto mitici: Ben Johnson e Richard Crenna. Una Hollywood che fu. Volti di cui oggi si cercano disperatamente gli eredi.
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