Regia di Mike Nichols vedi scheda film
Benjamin Braddock (Hoffman, qui al suo esordio da protagonista) è il rampollo ventenne di una facoltosa famiglia californiana. Annoiato dalla vita e incerto sul domani, si lascia pigramente sedurre da un'amica di famiglia di mezza età, la signora Robinson (Bancroft). La tragedia deflagra non appena Ben si innamora di Elaine Robinson (Ross), figlia della sua amante. Elaine fugge a Berkeley, improvvisa un matrimonio col primo venuto ma - una volta sull'altare - scapperà con Ben in un memorabile finale aperto.
Sceneggiato da Calder Willingham e Buck Henry basato su un romanzo di Charles Webb, Il laureato è un film entrato nella leggenda della storia del cinema. Il torpore perbenista degli americani si trasformò in un brutto risveglio davanti al tema di un rapporto così "vizioso" intrattenuto da un ragazzo di buona famiglia. Ma i meriti del film di Nichols sono soprattutto altri: per primo, la capacità di mettere in scena l'inquietudine del protagonista, che risolve vicariamente il problema del passaggio alla vita adulta innescando una relazione clandestina. In seconda battuta, la scelta di uno stile straniato, che privilegia i prolungati momenti di silenzio autistico nei quali si chiude un sorprendente Dustin Hoffman. Ma all'immortalità del film hanno contribuito - più di tutti - le eccelse canzoni di Simon & Garfunkel. Clamorosamente sbagliato il titolo in italiano: il graduate americano è di poco superiore al nostro diploma di maturità. Oscar per la regia.
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