Regia di Mike Nichols vedi scheda film
Il senso è che la generazione dei nati nel secondo dopoguerra ha davanti un orizzonte praticamente sconfinato. Benjamin è lo specchio di un malessere generazionale chetato dalla ricchezza e dall'agio, ma mai veramente sopito; non sa che fare della propria vita, accetta una relazione di puro svago fisico con una donna matura, che potrebbe causargli notevoli guai (e lo farà), asseconda le volontà della famiglia pur non trovando in esse alcun reale interesse. Quando conosce Elaine non può che realizzare di avere trovato davvero la prima cosa effettivamente sua e si batte con tutte le sue forze per ottenerla. E' uno spaccato non confortante, ma a tutti gli effetti reale e ben più profondo di quanto la banale storiella d'amore in superficie possa lasciare trasparire. Ed è inoltre una prova memorabile sia di Hoffman che della Bancroft.
Benjamin, appena laureatosi, viene sedotto dalla moglie di un socio d'affari del padre. Comincia con lei una relazione puramente sessuale, ma nel frattempo ne conosce la figlia Elaine e comprende che con questa potrebbe avere un rapporto molto più appagante. La donna gli mette contro il marito, raccontando di essere stata violentata da Benjamin; il ragazzo corre a impedire il matrimonio fra Elaine ed il suo ragazzo.
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