Regia di Norman Jewison vedi scheda film
una rapina organizzata nei minimi dettagli. un uomo ricco che ruba per il brivido di farlo, per sentirsi vivo. un poliziotto che brancola nel buio e una specialista che lavora per l'assicurazione quando ci sono dei casi difficili. quello che doveva essere un action già incanalato e imbrigliato dallo schermo suddiviso in quadratini e rettangoli più o meno grossi dallo splitscreen, veniva ancora più stravolto dalla deriva sentimentale della storia, ma soprattutto dal fascino dei protagonisti. il glamour e la bellezza mozzafiato di uno dei visi più belli e particolari dello showbusiness di quegli anni e la bellezza ruvida e grezza di uno degli uomini più affascinanti, venivano a dar forma ad un film particolare. l'ingombro dei due divi non sovrastava e non infastidiva l'indagine investigativa portata avanti dalla caparbietà del poliziotto eddy, interpretato da un affascinante e misconosciuto(per me) paul burke, attore più che altro impegnato sul versante televisivo, insieme alla sempre più tormentata vicky a cui da corpo e anima la dea faye dunwaway. ma del resto come darle torto. come non innamorarsi perdutamente di uno steve mcqueen, affascinante come mai, con quei due occhioni azzurro mare e ricco da far schifo, ma così romanticamente dissennato da rubare ad una banca per.... noia e mal di vivere. non si tifa per nessuno. se non forse un pò di più per il poliziotto, costretto a fare la vita che fa per bisogno e perchè no, per sete di giustizia. un film malinconicamente romantico, su cui sognare e sdilinquirsi, pensando si stare sdraiato su quei lettini di fronte all'oceano.
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