Regia di Orson Welles vedi scheda film
Film menomato dai tagli scellerati dei produttori, L'orgoglio degli Amberson resta uno dei film più intimisti di Welles: i vaghi riferimenti autobiografici accompagnano il tema principale dell'opera, lo stesso di Quarto potere, ovvero la perdita dell'Eden personale, del nido dell'infanzia, qui metaforizzato in un mondo rurale che nel 1942, anno di uscita della pellicola, già non esisteva più, divorato dall'automobile e dalla conseguente rivoluzione che essa portava.
L'orgoglio degli Amberson ci si presenta come un'opera deturpata, priva della forte impronta visiva che l'autore avrebbe voluto esaltare; il risultato è un appiattimento dello stile e delle prove attoriali che, essendo state semplificate in fase di montaggio, in alcuni sprazzi mostrano comunque il film profondo e scettico che Orson Welles avrebbe voluto realizzare.
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