Regia di Orson Welles vedi scheda film
Una saga dolorosa sul potere del denaro e del progresso tecnologico.Ad essere onesti bisognerebbe mettere ingiudicabile nella casella del giudizio,perchè questo non è il film voluto da Welles.E'un film mutilato di più di un terzo della lunghezza,cambiato probabilmente in quelle che volevano essere le intenzioni dell'autore,è un film che lo stesso Welles giudicò apocrifo ritenendolo non suo.Però da cinefilo militante non si può non rimanere allibiti da tanta magnificienza visiva.Una fotografia che in interni dà il meglio di se per i suoi bianchi e neri contrastati,un uso magistrale come nell'esordio della profondità di campo,occupando lo spazio visivo come meglio non si potrebbe,un formalismo che non diventa mai maniera ma realmente aggiunge ai contenuti sono le caratteristiche portanti di questo film.Il contenuto,invece è tipicamente wellesiano anche se il finale viene smorzato di parte della sua tragicità.Si parte dalla narrazione di una saga familiare ma si vede benissimo che questa non interessa a Welles.A Welles interessa il potere del denaro,la sua eternità,mentre le persone passano il denaro continua a muovere il mondo e se il capitale,la ricchezza viene meno allora si scompare dall'organigramma della vita.Non si è più nessuno.E questo succede agli Amberson:la morte e la vita in ristrettezze economiche.Accanto a questo c'è un plauso al progresso che dovrebbe raggiungere più persone possibili(come diceva Henry Ford:è progresso solo se raggiunge la popolazione).Qui è simboleggiato dall'automobile e la rovina degli Amberson partirà proprio dal rifuto di impegnarsi nel campo automobilistico.E'fuoriviante il titolo italiano perchè qui l'unico orgoglio che si vede è quello ferito del giovane Amberson,rifiutato dalla figlia di colui che una volta corteggiò la madre e venne rifiutato per la sua povertà.Ormai la magnificienza della famiglia Amberson è destinata all'oblio,ormai è un pallido ricordo che si allontana nel tempo.Il titolo originale come al solito è molto più calzante.Un film che fu un insuccesso commerciale clamoroso,quasi un contrappasso dantesco alle pesanti manipolazioni a cui fu sottoposto dalla produzione,con un Cotten che sembra l'alter ego del Charles Kane dell'esordio,solo svuotato di tutto il cinismo che caratterizzava l'altro....E'dannatamente dura combattere con l'orgoglio ferito.....
brava
non male
ottimo
anche lui funziona egregiamente
regi più classica,meno virtuosistica che in Citizen Kane
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