La vedova Amberson vorrebbe risposarsi con un antico innamorato. Il figlio orgoglioso ed egoista glielo impedisce, facendola morire di dolore. Solo allora il giovane comprende il proprio errore. Una saga familiare di grandi ambizioni, da un romanzone di Booth Tarkington. La seconda regia di Welles, un capolavoro di cui è difficile parlare senza usare superlativi, anche se è stato disconosciuto dallo stesso autore (che qui si ritaglia la parte del narratore) a causa dei tagli brutali (più di 40 minuti) apportati dai produttori.
Un classico da recuperare, paragonato da molti a Quarto potere ma con elementi che lo rendono anche più piacevole alla visione, con un Cotten nel pieno del suo splendore.
Un buon film che regge bene i suoi quasi 80 anni. L'orgoglio ha fatto tante vittime e continua a farne anche se è difficile confonderlo con l'imbecillità o forse sono sinonimi talvolta. Voto 8
Di Quarto potere Borges aveva detto che era un film geniale. Avrebbe potuto ripeterlo anche per L’orgoglio degli Amberson, un’opera di stile classico e composto che segue e vanifica il barocchismo di Citizen Kane.
A Truffaut il film fa l’impressione di una lezione di modestia (200 piani sequenza contro i 562 di Citizen).
Orson, il giovane prodigio (appena 26enne)… leggi tutto
Film menomato dai tagli scellerati dei produttori, L'orgoglio degli Amberson resta uno dei film più intimisti di Welles: i vaghi riferimenti autobiografici accompagnano il tema principale dell'opera, lo stesso di Quarto potere, ovvero la perdita dell'Eden personale, del nido dell'infanzia, qui metaforizzato in un mondo rurale che nel 1942, anno di uscita della pellicola,… leggi tutto
Truffaut ha definito questo film come l’antitesi di Quarto potere. Difficile commentare una pellicola così rimaneggiata che da 131' e stata ridotta a 88' dalla RKO. Il mio inutile commento va quindi distribuito a chi n’è colpevole… Molto teatrale (e quindi scusatemi, ma a me poco piacevole a prescindere), prolisso nel ritmo e nelle parti, tanto che più di qualche volta ci si… leggi tutto
Le ultime visioni del 2022...
Nota: Serie TV concluse:
- 3a After Life;
- 1a Dahmer - Mostro: La Storia di Jeffrey Dahmer;
- 1a Oats Studios;
- 1a The Watcher;
- 5a Better Call Saul.
Joseph Cotten nacque nel 1905 a Petersburg in Virginia. Pur avendo studiato recitazione, inizialmente lavorò come agente pubblicitario e come critico teatrale. Nel 1930 debuttò a Broadway e nel 1937…
La vedova Amberson vorrebbe risposarsi ma suo figlio, orgoglioso ed egoista, non lo accetta...
Dopo Quarto Potere, Orson Welles, ci regala un altro grandissimo film tutt'ora più che godibile nonostante la brutale amputazione di circa 40 minuti apportata dai produttori. Proprio per questo il film fu poi disconosciuto da OW.
Fastoso, con una fotografia…
Una versione minore di Quarto potere, che personalmente mi è piaciuta anche più del primo. Se è vero che i tagli fecero imbestialire Welles fino a fargli disconoscere la paternità dell'opera, è anche vero che l'orgoglio degli Amberson risulta molto più vivace, leggero e fruibile come visione, grazie anche a un approccio più ironico e al…
Film menomato dai tagli scellerati dei produttori, L'orgoglio degli Amberson resta uno dei film più intimisti di Welles: i vaghi riferimenti autobiografici accompagnano il tema principale dell'opera, lo stesso di Quarto potere, ovvero la perdita dell'Eden personale, del nido dell'infanzia, qui metaforizzato in un mondo rurale che nel 1942, anno di uscita della pellicola,…
Il secondo ed il terzo film sono sempre i più difficili per un regista, specie per coloro che come Orson Welles hanno avuto la fortuna ed il talento di debuttare con un'opera prima eccezionale; la pressione aumenta, le aspettative sono alte e ammiratori e detrattori, attendono il regista al varco. Welles non si lascia scoraggiare, non è nella natura di un genio come lui del resto,…
Sbagliato, inutili cialtroni. Ossessi sessuali che altro non siete.
"Final cut"! (No, non ho detto cunt.)
Scrivere. Fallire. Riscrivere. Fallire ancora. Ancora riscrivere. Fallire meglio (come diceva quello,…
A proposito di collassi e insorgenze spaziotemporali, diorami animati delle ere, pseudopodici cronosismi, convergenze pluridimensionali parallele, multiversi coabitanti, paratesti geografici, risonanze…
“Finisco le mie lettere dicendo Écr. l’Inf. [= Écrasez l’Infâme, schiacciate l’infame (il Fanatismo Religioso)], così come Catone diceva sempre Delenda Carthago! [=…
Considero i primi minuti l’incipit più trascinante nella storia del cinema: una voce emerge dal buio a rievocare il passato (“Lo splendore degli Amberson ebbe inizio nel 1873 e durò per tutti quegli anni durante i quali il loro paese crebbe e si sviluppò trasformandosi in una grande città”); un uomo si prepara a uscire di casa, e attraverso la sua…
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Commenti (7) vedi tutti
Un classico da recuperare, paragonato da molti a Quarto potere ma con elementi che lo rendono anche più piacevole alla visione, con un Cotten nel pieno del suo splendore.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn buon film che regge bene i suoi quasi 80 anni. L'orgoglio ha fatto tante vittime e continua a farne anche se è difficile confonderlo con l'imbecillità o forse sono sinonimi talvolta. Voto 8
commento di BradyBellissimo
commento di orlandorimbaud8+
commento di nico80Su vita e decadenza dell' uomo, storia di una famiglia che incontra il declino senza potervisi opporre
commento di Ramitobellissimo film di Welles
commento di bocchanpreferisco questo rispetto a quarto potere, più profondo e sensibile, peccato che i produttori l'han fatto pezzi altimenti sai che roba…
commento di Dr.Lynch