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L'isola sul tetto del mondo

Regia di Robert Stevenson vedi scheda film

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La recensione su L'isola sul tetto del mondo

di zombi
6 stelle

gradevole intrattenimento vintage anche se in alcuni punti un pò irritante. probabilmente lo vidi decenni fa, ma proprio non sono riuscito a riconoscerne nemmeno una scena. siamo algi inizi del 1900 e un riccone inglese ha messo in piedi una spedizione per l'antardite alla ricerca del figlio scomparso. il riccone(donald sinden), uno sbruffone arrogante abituato a comandare e poco a chiedere, praticamente rapisce un archeologo(david hartman)e insieme vanno in francia dove è subentrato in un progetto statunitense abbandonato per mancanza fondi, nella costruzione di un'aeronave volante costruita dal comandante brieux(jacques marin) che come tutti i francese doppiati in italiano parla come parlerebbe clouseau e l'effetto è ovviamente un pò involontariamente comico. quando arrivano al campo base lo sbruffone-riccone vuole assolutamente incontrare oomiak(mako)l'eschimese partito in missione col figlio e tornato solo. partono, sequestrando anche l'eschimese che ovviamente non voleva partire spaventato a morte dalle leggende, con solo l'indizio di una mappa scavata in un osso che incastrandosi nella cartina delle coste, dovrebbe indicare una mitica isola in mezzo ai mari ghiacciati nascosta da un'immensa nuvola solitaria. film semplice e senza troppe pretese, che deve adattarsi ai gusti e alle esigenze di un pubblico disneyano affezionato, a cui basta farsi incantare dagli sfarzosi effetti speciali dell'epoca. effetti speciali che rivisti 39 anni dopo, assumono il significato di affetti speciali e che riportano alla mente un capolavoro di una decina di anni dopo a firma miyazaki(laputa, il castello nel cielo). i personaggi sono basici e sembrano figurine che hanno solamente il compito di fare da collante tra una scena grandiosa e l'altra. i vikinghi difendono strenuamente e violentemente una terra che temono invasa e inquinata da altre tribù giunte per depredarla. non a torto certo, ma se non ora, più tardi dovranno aspettarsi qualcuno che giungerà e li contaminerà con il progresso e la commistione di razze, sempre che nella loro piccola e ridotta comunità le relazioni incestuose non comincino a decimare l'esigua popolazione. l'inglese sbruffone-riccone continuerà a fare il cummenda che comanda lui e per di più cercherà di diventare simpatico(le allusioni al figlio quando vede frejya(agneta emerick) che in quanto a conquiste femminili è tale a lui). l'eschimese è una mera macchietta e il professore troverà una soluzione finale che accontenterà tutti a cominciare da se stesso. ma tutto questo importa poco perchè gli occhi sono meravigliati a sufficienza dalla tecnica e dall'effetto nostalghia(vedere per credere se l'interno del tempio con le 3 statue divine non sembra una scena dal signore degli anelli).

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