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U-Boot 96

Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film

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La recensione su U-Boot 96

di giurista81
7 stelle

Perla del cinema bellico teutonico costata 25 milioni di marchi (12 milioni di dollari) e distribuita in svariate lunghezze, ivi compresa una serie tv di quattro puntate.

Alla regia c'è uno ispiratissimo Wolfgang Petersen, che tre anni dopo dirigerà La Storia Infinita. Petersen punta al realismo (dialoghi compresi che evidenziano la volgarità della truppa), porta lo spettatore nella claustrofobica dimensione del sommergibile, con una professionalità e un estro visivo proprio di un prodotto hollywoodiano. Una resa filmica che fa di U-Boot 96 uno dei migliori film della cinematografia tedesca. Il regista tedesco dilata le situazioni, narrando la vita di bordo di un sommergibile tedesco impegnato nelle sue campagne belliche a largo della Francia durante la seconda guerra mondiale. Un'avventura che, di missione in missione, non potrà che avere termine in modo tragico, anche per via delle scellerate decisioni del comando (tipo cercare di superare Gibilterra). Fotografia e sonoro eccezionali (bella la scena dell'affondamento, di notte, di una nave inglese), ma soprattutto snervanti tempi di attesa tra gli scontri con i cacciatorpedinieri inglesi che sganciano bombe di profondità e il sommergibile che, per sfuggirvi, si inabissa sempre più. Petersen dispone di effetti speciali novevoli per essere un film del 1980. Monta così in modo rapido le detonazioni e le relative conseguenze all'interno del sommergibile. Il film, in tutto questo, sarà ricalcato da U-571 (2000) di Jonathan Mostow che, per avendo venti anni in meno, non riuscirà a sorpassarlo in spettacolarità. Fanno storcere un po' il naso alcuni buonismi, quali la disperazione con la quale alcuni soldati tedeschi assistono alla fine dei nemici inglesi (torce umane che si gettano nell'oceano per sfuggire dal fuoco che avvolge la loro nave) oppure la scelta del comandante della nave di perdonare un subalterno accusato di aver abbandonato per paura il posto di combattimento.

Ottime le interpretazioni. Protagonista Jurgen Prochnow che sfrutterà il successo del film per essere chiamato a lavorare con registi del calibro di Michael Mann, David Lynch, Tony Scott e John Carpenter. 

Conquistò 6 nomination all'oscar.

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