Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
VOTO : 7/8.
Premessa, i film sui sommergibili li adoro quasi per principio (ma questo si trova comunque in cima alla lista con “K-19” subito dietro), soprattutto per il clima claustrofobico insito alla situazione, senza dimenticare che lo stesso spesso si accompagna anche ad uno spettacolo di grande impatto visivo ed emotivo.
E Petersen è bravo anche in questo frangente (come ha dimostrato anche ad Hollywood dove probabilmente ha un po’ ecceduto con le possibilità tecniche) e qui ci regala quasi due ore mezzo di grande livello dove una messa in scena imponente (anche perché l’ha diretto in Germania nel 1980!) si accompagna ad una storia di grande impatto senza esasperazioni eccessive o prese di posizione scomode.
Siamo nel 1941 lo U-boot 96 lascia La Rochelle con l’arduo compito di affrontare i sommergibili americani nelle acque dell’Atlantico.
In seguito a diversi scontri riesce a far rientro alla base, ma è qui che subirà un nuovo, e definitivo, terrificante attacco.
La storia conquista immediatamente, si vede che alle spalle c’è un’esperienza in prima persona (è ispirato ad un libro), a sostegno una meticolosa ricostruzione tecnica (pensiamo poi che ha più di trent’anni) degli interni.
Notevole anche per il fatto di essere ripreso, ovviamente e per forza di cose, dal punto di vista dei “cattivi” della situazione, ma in fondo il materiale umano che ci viene presentato, manifesta anche l’ingiustizia della guerra per cui le vittime ed i carnefici sono quasi sempre meri strumenti in mano a chi detiene il potere e lontano dal conflitto.
Infatti viene mostrata soprattutto la quotidianità delle vicissitudini proprie dell’ambiente e delle sue difficoltà.
Insomma lo ritengo un grande film (consigliata la versione Director’s cut) e lo si capisce anche perché la durata extra long non pare per niente eccessiva, anzi le quasi quattro ore della versione estesa meritebbero di essere gustate (ma per questo non ci si può certo affidare alle tv).
Da applausi, un film davvero completo ed avvincente.
VOTO : 7/8.
Ottima regia, non solo dal punto di vista tecnico (che è notevole), anzi soprattutto per come riesce a rappresentare personaggi e situazioni.
VOTO : 7.
Interpretazione molto solida.
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