Regia di Richard Quine vedi scheda film
Un disegnatore di fumetti e dongiovanni incallito, dopo una serata di sbronza, si ritrova sposato con una bella straniera e cerca di riacquistare la libertà; poi, per una serie di circostanze, viene accusato di averla uccisa. Per una commedia nera e misogina di questo tipo ci voleva, non dico Wilder, ma almeno Blake Edwards: Quine, anche se ogni tanto prova a fare il cinico, è sempre troppo educato. Nonostante qualche trovata (la donna che viola il territorio del circolo per soli uomini) e l’abituale simpatia di Lemmon, il film è macchinoso, ripetitivo e poco divertente. A Virna Lisi, qui al suo esordio hollywoodiano, potevano attribuire una nazionalità un po’ più credibile di quella greca (d’altra parte è vero che non sembra neanche italiana).
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