Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Un edicolante al centro di Roma (Sordi) ha sogni di gloria alimentati dalla smisurata ammirazione per il Conte Max (un impareggiabile De Sica), nobile decaduto con l'attitudine al parassitismo. Sicché in occasione del Natale si lascia convincere a cambiare la sua meta vacanziera per Cortina d'Ampezzo, dove viene accidentalmente scambiato proprio per il conte Max Orsini Varaldo. La commedia va avanti finché l'edicolante non ne può più di paillette e finzioni dell'aristocrazia e ha un sussulto d'orgoglio che lo porterà peraltro a fidanzarsi con la governante di una delle famiglie aristocratiche conosciute in vacanza.
Il soggetto di Amleto Palermi non ha nulla di strepitoso ma le trovate in fase di sceneggiatura di Ruggero Maccari, Ettore Scola, Sordi e Bianchi nonché l'affiatamento della coppia di fuoriclasse dà lustro a una commedia con molti momenti comici. Libero rifacimento di Il signor Max (1937) di Mario Camerini con Sordi nel personaggio che fu di De Sica. Rifatto piattamente nel 1991 da Christian De Sica.
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