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Pioggia

Regia di Joris Ivens vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Pioggia

di yume
10 stelle

Joris Ivens e Mannus Franken girarono riprese per due anni, la pioggia di quindici minuti è la sintesi di tanti rovesci in tutti i punti della città, una costruzione dell’occhio che crea una realtà nuova, altra, non distinguibile da quella naturale.

 

locandina

Pioggia (1929): locandina

Frammenti di luce nell’acqua, case dai tetti aguzzi, una nave scivola nel canale, strade di Amsterdam, un carretto della frutta, gioco di luci, ombre sul selciato, c’è il sole, una finestra si chiude per un colpo di vento, facciate ridenti di finestre ordinate si allineano.

Cielo, nuvole sempre più nere stringono un aereo in volo, il vento si alza, la biancheria stesa svolazza, c’è battaglia tra nuvole nere e spazi di luce, uno stormo di uccelli in fuga, le prime gocce nel canale, piccoli cerchi concentrici si allargano, sempre più veloci.

Le case si specchiano nel selciato lucido, gli alberi nel canale,  il cielo è di un grigio uniforme

Un passante apre la mano, la tende, sente le prime gocce, guarda il cielo con gesto consueto, tira su il bavero, prevede e si affretta, un ombrello si apre e una finestra di mansarda si chiude, un uccello bianco svolazza sull’acqua, ha le ali arruffate, non sa decidersi.

Pozzanghere sui bordi della strada, la vita si riflette a rovescio, le ruote lasciano lunghe strisce sull’asfalto, ombrelli neri, uno, due, una fila, la piazza  gremita di ombrelli neri, uguali, lucidi, una bicicletta corre capovolta in una pozza d’acqua.

Qualche ombrello si chiude, passeggeri salgono sul tram, le gocce scorrono a righe sui finestrini,  getti d’acqua schiumosa dai canali di scolo, grondaie sgocciolano allineando gocce ben separate fra loro, le strade si svuotano.

Lame di luce nel cielo, la pioggia rallenta, smette, l’acqua nelle pozzanghere ora è ferma.

Quindici minuti per un racconto visivo, dal sole alla pioggia e poi di nuovo al sole, un’avventura dello sguardo che trasmette al pensiero il suo ritmo e il suo umore, ne segna la gradazione e il tempo, un  cine-poema di percezioni tattili, eppure solo apparentemente naturalistiche.

Joris Ivens e Mannus Franken girarono riprese per due anni, la pioggia di quindici minuti è la sintesi di tanti rovesci in tutti i punti della città, una costruzione dell’occhio che crea una realtà nuova, altra, non distinguibile da quella naturale.

Joris Ivens strizza da lontano il suo cine-occhio al compagno sovietico Dziga Vertov (“Io sono un occhio. Un occhio meccanico e sono in costante movimento!” ) che gira nello stesso anno, siamo nel ’29, L'uomo con la macchina da presa, la giornata di un cineoperatore per le strade di Mosca.

Il commento sonoro di Lou Lichtveld, aggiunto tre anni più tardi, si affianca all’immagine, il suono e la forma dell’acqua in uno spazio urbano diventano occasione per la creazione di uno spazio acustico e visivo globale, l’occhio vi si immerge, fa la sua esperienza percettiva, ne esce  col suo ricordo prevalente, nel gioco della visione sempre mutevole.

 

“Chère imagination,ce que j’aime surtout en toi,c’est que tu ne pardonnes pas.”(André Breton)

 

 

www.paoladigiuseppe.it

 

 

 

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. yume
    di yume

    Eh caro Marcello, stavolta mi sono sprofondata alle radici di Oshima, incazzatissimo contro tutto e tutti, e prima che ne vengo fuori passerà un po'.....nel frattempo però mi dò da fare a rastrellare in giro, gente di piccola taglia come me riesce a penetrare dappertutto, grazie per le fantastiche dritte :)

  3. yume
    di yume

    Vedi dedo, alla fine i minatori sono arrivati anche per me, quelli di Borinage, ma io ho uno share basso (su e mule dicono ID basso) e non te ne sei accorto neanche tu che, pure, mi sollecitavi sotto la pioggia. Ma meno male che c'è chi ci pensa, ai minatori.

  4. dedo
    di dedo

    Non mi hai risposto alla domanda: "Che cos'è l' ID" ? ma hai cancellato la richiesta di spiegazione. Perchè ?

  5. yume
    di yume

    Scusa la dimenticanza, ID è un indice in base al quale la velocità di scaricamento di un film è più o meno avanzata (io scarico quelli introvabili, gli altri li compro, in genere su IBS o Raro video, sono i più convenienti, registro poco, non ho Sky e la notte dormo, non so programmare registrazioni perchè ho un lettore di cui non ho voglia di leggere le istruzioni che so già non capirei). L'ID dipende dunque da quello che tu hai come credenziale, cioè se hai caricato a tua volta molto materiale di cui altri usufruiscono.Un gran circuito mondiale.Su e mule funziona così e forse il mio paragone non calzava.Lì c'è garanzia di neutralità assoluta.

  6. Antonio_Montefalcone
    di Antonio_Montefalcone

    Il vero Cinema, quello con la C maiuscola, e i film che hanno fatto grande la settima arte e scritto la storia del Cinema, li ritrovo sempre ottimamente recensiti nei tuoi pregevoli scritti.
    Sei una garanzia ed è stato un piacere averti conosciuto qui.
    Alla mia cara abruzzese fuori sede, i migliori auguri di buon Natale.
    A presto Paola. :-)

    1. yume
      di yume

      L’abruzzese fuori sede ringrazia, ma ancora più per i complimenti sempre graditi e chissà quanto meritati, ti ringrazio per avermi riportato qui dopo tanti anni, dodici. Allora c’era dedo, un carissimo amico scomparso, e quelli erano tempi eroici qui sul sito, si litigava moltissimo ma ci sentivamo molto più vivi e battaglieri. E poi rodo cambia. Non sopporto Natale e feste varie, ti auguro tanto buon cinema e tutto il resto, bye

    2. yume
      di yume

      Todo cambia, accidenti!

    3. yume
      di yume

      Addirittura erano tempi che scaricavo da e mule! Preistoria!

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