Regia di Alberto De Martino vedi scheda film
All'inizio degli anni Settanta nel nostro cinema imperversò anche il filone del thriller/poliziesco; il mestierante De Martino non potè perciò esimersi dal licenziare qualche lavoretto come questo L'uomo dagli occhi di ghiaccio, la cui unica attrattiva essenzialmente si ritrova nella coppia di nomi ben appetibili per il pubblico Antonio Sabato / Barbara Bouchet. Se i due, d'altronde, non sono neppure particolarmente dotati sul piano espressivo, va rimarcato che il resto del cast è perfino di minore appeal; scritto da Adriano Bolzoni, Massimo De Rita, Dino Maiuri e Vincenzo Mannino, il film è vittima innanzitutto di una trama soporifera che consta di pochi e semplici avvenimenti (un omicidio, un colpevole o presunto tale, una indagine ovviamente pericolosa) e attorno a essi gira in maniera stanca per un'oretta e mezza circa. Sabato, come detto, non è certo Brando e questo oltrettutto non aiuta; la confezione è dignitosa quanto basta, ma i mezzi sono comunque evidentemente limitati; non male la colonna sonora swingata a cura di Peppino De Luca e dei Marc 4. 3/10.
Usa. Un politico viene assassinato e le colpe ricadono su un messicano; l'unico a non esserne convinto è un giornalista italoamericano che, indagando sul caso, si ritrova minacciato di morte.
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