Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Un albergatore si convince che la bella moglie lo tradisce: piano piano la sua diventa un’ossessione sempre più assoluta, mentre parallelamente i tentativi di lei per smentirlo diventano sempre più deboli. Chabrol riprende un soggetto di Clouzot per descrivere l’inferno mentale in cui precipita un uomo troppo innamorato e troppo possessivo, con i fantasmi dell’immaginazione che prendono via via il sopravvento sulla realtà. Inquietante l’ultima frase del protagonista, “Bisogna che rimetta ordine nelle mie idee”: la didascalia conclusiva “Senza fine” lascia invece capire che non uscirà mai dall’incubo in cui è entrato. Grandissima Emmanelle Béart double face, donna normale nella vita e moglie fedifraga nelle scene oniriche.
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