Regia di Roger Donaldson vedi scheda film
Incarcerato in Messico, Doc McCoy (Alec Baldwin) viene fatto liberare dalla moglie (Kim Basinger) grazie all’intercessione di un boss locale (James Woods). Dopo la liberazione, la coppia prepara l’ultimo colpo della loro carriera, al cinodromo…
Per un film d’azione avere ritmi blandi è di per sé una sciagura. Certamente nemmeno la recitazione del duo Basinger-Baldwin aiuta, anzi: la frigidità visiva della coppia incartapecorisce la benché minima velleità di sceneggiatura di andare oltre la mediocrità. E a volerla dire tutta, nemmeno la criniera color Biscardi di Michael Madsen è un invito a proseguire serenamente la visione. Piccola parte per un giovanissimo Philip Seymour Hoffman.
Il film è un remake, con lo stesso sceneggiatore che qui ne crea una versione “aggiornata” appositamente per il regista Roger Donaldson, dell’ottimo lavoro del 1972 firmato da Sam Peckimpah. Un consiglio: dopo 24 minuiti c’è il nudo integrale di una Basinger al massimo del suo fulgore: ecco, chi decide di smettere la visione dopo la conclusione di questa scena non commette certo un vilipendio alla storia del cinema. Giusto per essere ancor più chiari: il “Gateway” buono è quello di Peckimpah.
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