Regia di Robert Clouse vedi scheda film
Ultimo film di Bruce Lee prima della sua prematura morte (“L’ultimo combattimento di Chen” non sarà completato dall’attore) distribuito postumo dalla Warner Bros. L’agile e acrobatico Bruce Lee (al secolo Lee Yuen Fa) lascia i suoi fans regalando loro un gioiellino del genere action, sicuramente il migliore tra tutti quelli che lo hanno visto protagonista. “Enter The Dragon” (da noi conosciuto come “I Tre dell’operazione Drago”) prende le mosse come un film di spionaggio e procede nella prima parte con un ritmo piuttosto blando in cui si segnala una sufficiente regia e qualche buona trovata (i flash back dei tre protagonisti e il combattimento tra due locuste). I veri pregi dell’opera si registrano però nell’eccellente secondo tempo dove l’azione raggiunge alti livelli e dove si sveglia anche Clouse (voto: 6 nel primo tempo, 8.5+ nella ripresa) che si rivela perfettamente a suo agio nelle scene action. Memorabile la sequenza dello scontro tra Bruce Lee e il boss (che ha al posto di una mano una serie di artigli in stile “Vega” di Street Fighter II”) in mezzo a decine di specchi (scena omaggiata anche nel film dedicato alla vita di Lee). Il regista regala, però, anche altre buone scene come, ad esempio, l’incontro tra John Saxon e il giovane Yang Sze (attore che ritroveremo, sempre nel ruolo del “cattivo”, in molti film con Vandamme protagonista). Superiore alla media degli action movie anche la sceneggiatura (sarà saccheggiata soprattutto da un paio di opere con Vandamme nelle vesti di protagonista) di Michael Allin che cerca di miscelare la trama con elementi dello “spionaggio” (soprattutto nella prima parte) e del “Thrilling” (le sequenze con Bruce Lee che si infiltra nei sotterranei passando alle spalle delle sentinelle). Bravissimi gli attori con un Bruce Lee sempre tonico che si trova a dover dividere il palcoscenico con un John Saxon che se la cava benissimo in un ruolo insolito per lui (considerando almeno i films, poliziotteschi o horror, in cui lo visto precedentemente) e un discreto Jim Kelly. Cammeo per il “cattivo” Yang Sze. Molto curato il make up con gli addetti al trucco pronti a far sorgere sui volti dei combattenti lividi e graffi non appena questi vengono colpiti o anche a “macchiare” il vetro in cui Bruce Lee si poggia, verso la fine, con la schiena graffiata dagli artigli del boss. Colonna sonora un pochetto ripetitiva, ma tutto sommato passabile. In definitiva siamo al cospetto di un opera che non può assolutamente mancare nella videoteca di tutti gli amanti di action movie (altro che i films con Seagal o Vandamme!), ma anche in quella degli appassionati di B-movie (soprattutto per la regia). Peccato per il primo tempo che soffre di varie cadute di ritmo. Visione stra-consigliata. Voto: 8
Offre spettacolo nel pirotecnico secondo tempo dove dimostra di possedere un buonissimo talento, sottotono nella prima parte. Voto: 8
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