Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Primo della serie di Moore. Piacevole.
Questo film sancì il passaggio del testimone, dal ruvido Sean Connery al più raffinaro Roger Moore,peraltro lo storico 007 Sean, tornò sul "luogo del delitto ",per un'altra, stavolta definitiva volta, con "Mai dire mai".Chi si diletta a proporre paragoni tra i due più famosi e longevi interpreti della spia britannica, commette un errore di fondo,cioè cercare di assegnare a Bond a tutti i costi un'identità specifica.Invece in buona sostanza, ognuno di essi ha portato,con grande professionalità e mestiere, nella recitazione del personaggio, le proprie caratteristiche attoriali e la propria personalità.Se siano più o meno calzanti al ruolo è difficile dirlo,attenendosi pedissequamente alle descrizioni dei vecchi romanzi di Flaming,probabilmente Connery sembra più adatto,per la sua "virilità" e la sua grinta "testosteronica"tuttavia la classe ,l'eleganza di Moore, hanno reso il suo 007 la spia più "glamour" del cinema.Per quanto concerne questo lavoro,la cui trama è inutile riportare ,in quanto in tutti i capitoli della serie c'è la solita lotta tra il "bene"incarnato da Bond e il "male" ben rappresentato dal cattivo di turno, di solito un pazzo,criminale, sociopatico,si può senz'altro dire che è un prodotto più che dignitoso, in cui ritroviamo i soliti ingredienti,utilizzati per questa magica ricetta, miscelati alla perfezione per un film più che godibile.
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