Regia di John Sturges vedi scheda film
Accompagnati dal celeberrimo motivo portante di Elmer Bernstein,ecco al galoppo sette pistoleros capeggiati dall'oscuro Yul Brinner;come si sa,"I magnifici sette" è un rifacimento americano versione western de "I sette samurai" di Kurosawa,e il tema dei bravacci ingaggiati da poveri contadini per sconfiggere una banda di tagliagole,che si riscoprono eroi nella missione pressochè disperata,non poteva non affascinare il cinema americano.A ridosso del western moderno e revisionista di fine anni sessanta,il film di Sturges è un classico piuttosto piacevole,con un certo impegno a definire i caratteri,ironico quanto basta e coinvolgente nelle tre grandi scene d'azione che ha al suo interno.Soprattutto l'assalto finale all'alba è spettacolare e costruito con sapienza,contrapponendo sette "bravados" tutto sommato leali,contro un villain del carisma cialtronesco di Eli Wallach.Si dice che sul set McQueen si divertisse a far irritare Brinner,ultraprofessionista patito della concisione dei tempi e della regolarità del lavoro,sbagliando apposta le battute:sullo schermo questo non si nota affatto,visto che, anzi,il gruppo degli attori appare ben affiatato,nonostante che per molti fosse questa la prima e unica occasione di lavorare insieme.Resta un dubbio:nel finale,com'è possibile che ,a banditi ormai debellati e in fuga,partano un paio di colpi di pistola sparati da ignoti ,che uccidono due dei sette protagonisti?Evidentemente,dovevano proprio lasciarci la pelle.
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