Regia di John Sturges vedi scheda film
Tecnicamente un rifacimento, praticamente un grande western.
L’applicazione della numerologia al genere parte da qui, da Sturges e i suoi sette uomini con la pistola. Raggiungere la perfezione del capolavoro originario era ed è impossibile, il nostro nelle due ore a disposizione riesce a costruire un film importante. I contadini di un villaggio messicano sostituiscono i contadini giapponesi con entrambi che devono difendersi da banditi razziatori e quindi decidono di assoldare gente che sa usare le armi del momento, spada o pistola, e che lo facciano più per un ideale che non per i soldi. I contadini offrono poco ma quel poco per loro è molto quasi tutto quando decidono di lottare per la loro terra. I samurai o i pistoleri dovevano immedesimarsi nei poveri braccianti per poterli difendere fino alla fine, capire cioè la logica della loro vita faticosa e stanziale al contrario della loro nomade e violenta. Il regista americano riesce comunque a caratterizzare tutti e sette i personaggi costruendo su ognuno una mini storia nella storia. Pochi erano famosi all’epoca, molti lo diventeranno dopo, ma ognuno ha il suo spazio. I western si popoleranno delle facce di Mcqueen, Bronson e Coburn all’epoca giovani e semisconosciuti. Uno dei pochi già famoso è il capobanda Brynner pronto, insieme al pistolero senza causa Mcqueen , a sfidare le convinzioni razziste di un paese di frontiera tra USA e Messico. Nello stile secco del nostro ognuno dei magnifici sette ha uno spessore umano, c’è quello in crisi esistenziale che ormai ha paura di essere troppo lento a sparare, c’è quello bravo anche con il coltello che quando non uccide medita sulla prossima vittima, c’è quello che crede che intorno al villaggio ci siano ricchezze nascoste, c’è quello forzuto ma bonario con i bambini e poi c’è quello che fa il duro ma in realtà non tornerà indietro sedotto dal fascino femminile locale. Alla fine il legame tra i sette e i rurali va aldilà delle differenze sociali o delle convenienze, i magnifici sono pronti a rischiare tutto per salvare anche i paesani che li hanno mandati via preferendo sottostare alla volontà di Calvera e dei suoi seguaci. Il film funziona alla grande ancora oggi , asciutto ed epico capace di influenzare Leone e il western classico.
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