Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Bella di Giorno, è il più grande successo di Bunuel arrivato nei tardi anni sessanta, tratto da un romanzo mediocre, è stato capace di farne un capolavoro, ma di che parla esattamente?
E' la storia di Severine, una donna frigida che con il marito non riesce ad aprire, così decide di prostituirsi per poter finalmente avere una vita sessuale, ma è anche una donna borghese che ha ricevuto una rigida educazione cattolica, e questo ha influito sul suo rapportarsi con il marito, giovane e brillante chirurgo assolutamente all'oscuro della doppia vita di Severine.
E' un amico che le suggerisce di intraprendere la strada della prostituzione, così con il nome di Bella di Giorno comincia a lavorare in una casa d'appuntamenti.
Tutto si complica quando un cliente si innamora di lei e la vuole per se.
Bunuel riceve la prima e meritatissima consacrazione alla sua carriera, dirigendo quello che di fatto è il suo primo capolavoro, dentro c'è la sua critica alla borghesia, alla rigida educazione cattolica - nella versione integrale si vede Severine rifiutare la comunione - alla paura di esprimere i propri sentimenti perché ritenuti sbagliati, dirigendo un opera che lascia il segno.
Difficile non amare questo film, difficile non ammirare poi Bunuel, che ho conosciuto grazie a questo film.
Severine è una donna frigida, ha bisogno di un rapporto violento per sentirsi viva, soprattutto ha bisogno di aprirsi e parlare, cose che la sua rigida educazione non le permette di fare.
Certamente non finisce bene...tuttavia da surrealista Bunuel immerge lo spettatore in una trama che può solamente interpretare liberamente, dato che non è lineare, e che da un bivio passa a un altro bivio.
Rivelerei comunque troppo se parlassi di più togliendo il piacere della scoperta a chi il film lo vuole conoscere e guardare.
Imprescindibile.
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