Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
E' un film sul masochismo borghese, sull'impossibilità ad esso correlata di amare la vita per ciò che è, sulla frustrazione che soggioga il ceto benestante ed annoiato, nonchè disonesto - per primo con sè stesso, per abitudine ormai. E poi è un (altro) attacco al cattolicesimo ed ai sensi di colpa insiti nell'educazione da esso impartita. Bunuel fa centro ancora una volta - questa persino sul pubblico - e predispone una messa in scena molto più concreta e logica del solito (a parte il delirante finale), pur mantenendo saldi e vigorosi gli intenti critici. Brava la Deneuve, in un ruolo psicologicamente complesso, semplice eppure sottilissima la storia: ottimo lavoro.
La moglie di un affermato chirurgo si dedica, per noia e per sfogare le proprie frustrazioni, alla prostituzione durante le ore pomeridiane. La sera è la solita devota mogliettina dell'ignaro dottore. Fino a quando un cliente un po' troppo geloso gambizza il marito; la donna quindi smette la professione per dedicarglisi finalmente in maniera sincera e totale.
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